Nel Texas devastato dalla guerra di secessione
Benvenuti nell’America del 1870, quella che da appena cinque anni ha posto fine alla guerra di secessione tra Confederati e Unionisti, ovvero i sudisti e i nordisti, con le scorie delle devastazioni fisiche e psicologiche ancora in essere, nel Texas in cui in molti non riescono ad adeguarsi alla nuova geopolitica nazionale. Paul Greengrass e lo sceneggiatore Luke Davies hanno tratto dal romanzo della scrittrice-poetessa Juliette Jiles l’ottimo News of The World, Notizie dal Mondo, cercando di offrire agli spettatori una lettura variegata della trama. Andando oltre una storia che per certi versi può ricordare Sentieri Selvaggi ma che qui ha altri risvolti. Notizie Dal Mondo, infatti, riesce a immergere chiunque nell’atmosfera della frontiera, nell’esegesi di una nazione dalla mille anime e differenze. Non è casuale che molte delle scene interpretate come sempre in modo magistrale da Tom Hanks e dalla dodicenne Helena Zengel mi abbiano riportato alla mente, con sinapsi istintiva, lo splendido e monumentale romanzo di Don Robertson Paradise Falls, il cui primo tomo si apre nel 1865 per poi condurre il lettore fino al 1899 della conclusione del secondo volume.
Le atmosfere come in Paradise Falls di Don Robertson
Perché pur se l’ambientazione e lo Stato di riferimento- qui Texas, là Ohio- sono diversi, identiche nel film di Greengrass sono le astmosfere. C’è la necessità di ricostruire, di ritrovare un mondo ideale. In Paradise Falls sarà la costruzione dell’omonima cittadina, una sorta di paradiso terrestre che nel breve volgere di trentaquattro anni diventerà il terreno di scontro di personaggi tremendi, la maggior parte mossa da una sfrenata ambizione e dalla mancanza di scrupoli, che trasformeranno l’arcadia in autentico inferno .
Il viaggio, ovvero esplorazione individuale
Notizie del Mondo non possiede la stessa forza, ha un’orizzonte più limitato ma non meno profondo. Jiles si concentra soprattutto sull’incontro tra due differenze e sull’ansia di riscatto morale da parte del comandante Jefferson Kyle Kidd-Tom Hanks- che per sfamarsi gira il Texas organizzando letture di giornali di chissà quanto tempo prima nei desolati villaggi di quello Stato. L’incontro con la ragazzina Johanna, rapita da una tribù di indiani Kiowa dopo che questi le avevano sterminato la famiglia di coloni tedeschi, gli servirà, nella migliore tradizione western, per compiere un lungo viaggio e ritrovare l’autentico scopo della propria esistenza.
Un western che va oltre il canovaccio
Scritto così sembrerebbe il solito western senza infamia e senza lode, costruito ad arte per appassionare gli spettatori. Ma ci sono alcune caratteristiche che differenziano Notizie dal Mondo da altre opere. Innanzitutto la trama gioca sul confronto tra due culture, quella pragmatica statunitense per cui nella vita è necessario procedere sempre in linea retta non guardando al passato, come recita il personaggio di Hanks, e quella indiana e spirituale dell’adolescente Johanna che per proseguire deve riferirsi a ciò che è stato, di modo da comprendere il mondo come un grande cerchio, in cui l’andare oltre è continuazione e conseguenza del vissuto. La retta del capitano Jefferson si confronta quindi con il cerchio esistenziale della ragazzina tedesca, trasformando la strana coppia in un autentico vaso comunicante di comprensione in cui l’uno impara dall’altra e viceversa. Da una parte l’uomo che come mondo ha la prateria quasi per sfuggire alle proprie domande, dall’altra la ragazza che vive la prateria come forma armonica del mondo e come contenitore, anche tragico, della propria storia.
Un’America senza stella polare
Ma c’è anche una spietata fotografia allegorica di un’America che sembra avere smarrito la propria stella polare. È una nazione piegata dagli eventi, priva di una direttrice morale, ancora vessata dalla fame, dall’arte di arrangiarsi, dall’odio razziale, da culture radicate che la guerra di secessione non è riuscita a modificare. Greengrass si affida al netto contrasto tra la desolazione dei paesaggi urbani e dei suoi abitanti e la maestosità dei grandi spazi attraverso la splendida fotografia del candidato all’Oscar Dariusz Wolski e a una scenografia impeccabile, candidata anche questa all’Oscar 2021 per merito di David Crank e Elisabeth Keenan, seguendo un ritmo compassato che a volte regala emozioni intense. La scena della tempesta di sabbia, l’arrivo degli indiani quasi siano fantasmi o divinità di quei luoghi è una delle migliori viste nei film degli ultimi tempi. Rispetto a un altro western eccellente degli ultimi anni, I Fratelli Sisters di Jacques Audiard-di cui ho scritto una breve nota nella sezione FTM, film fuori tempo massimo- in Notizie del Mondo la visione è meno amara. L’America è sì un luogo dove le grandi utopie sembrano essere state sconfitte dalla storia ma resta, seguendo il filo logico del film, il terreno ideale in cui la rinascita è possibile.
La narrazione asse portante del sogno USA
Sia nel film di Greengrass sia nel romanzo della Jiles una caratteristica non secondaria è rappresentata dallo strano mestiere del protagonista. Il capitano Jefferson gira per il mondo leggendo notizie. Offre quindi alle persone l’occasione di conoscere cosa è accaduto. Ma, e questo Greengrass da ex giornalista lo coglie e lo esplicita alla perfezione, in lui si vedono i prodromi di quell’informazione spettacolo che ormai è una conditio sine qua non di ogni mezzo comunicativo. Infatti il personaggio interprato da Tom Hanks non si limita al freddo e algido esercizio della lettura: al contrario l’uomo crea un vero e proprio show, cercando di tenere in equilibrio la pura e semplice attività informativa con la narrazione. Se alle origini l’informazione viaggiava attraverso i trovatori, i cantastorie, la tradizione orale per poi passare alla forma scritta, la figura del capitano Jefferson si presenta sulla scena come sintesi metaforica di un mondo nuovo e come emblema di un Paese che sembra aver bisogno di ascoltare storie, di restare incantanto da esse per andare oltre la notizia, per poter sognare. Greengrass scava quindi con leggerezza dentro l’anima più vera e autentica degli Usa, dove la salvezza collettiva è sempre rappresentata da un racconto straordinario di un fatto normale come avviene nel bellissimo finale di un film delicato e intelligente, distribuito da Netflix.