Il cinema thailandese rappresenta spesso per gli spettatori occidentali un rompicapo. È infatti radicalmente diverso dai modelli proposti dalle più note cinematografie dell’estremo Oriente, Cina, Corea del Sud, Hong Kong, Giappone, Taipei, perché i suoi modelli molto spesso rimandano a leggende locali, ai racconti orali, a una religiosità esistenziale fluida, […]
lo zio boonmee che si ricorda le vite precedenti
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RICORDO sempre che uno dei maestri di semiologia cinematografica , il francese Christian Metz, parlava di noi spettatori come di <<voyeuristi scopici>> in preda alla fascinazione. Aggiungo la mia preferenza per il cinema privato, intimo, quello in cui sei solo in sala, non hai il vicino che sgranocchia pop corn, non […]