Finalmente i critici letterari italiani si sono accorti cosa manca nella nostra narrativa: la capacità di slegarsi dal modello realistico che ormai impera da parecchi anni. Lo ha scritto sabato scorso su Tuttolibri de << La Stampa >> Andrea Cortellessa, svolgendo un’ottima analisi sull’argomento, lo ha ribadito sul Corsera Paolo Di Stefano, presentando << Il viaggio di G. Mastorna >> , il soggetto e sceneggiatura di un film che Federico Fellini non riuscì mai a realizzare. Da dilettante allo sbaraglio – ogni tanto mi prendo i meriti delle mie intuizioni- lo avevo scritto qualche mese fa a proposito dei film orientali, riferendomi in particolare a << Dolls >> di Kitano, e della mancanza di immaginazione che non va al di là del nudo e crudo dato realistico- spesso non reale- di molti scrittori italiani. Mi conforta sapere che Cortellessa e Di Stefano – il secondo completa il discorso iniziato dal primo- scrivano certe cose, ricordando che la realtà non deriva strettamente dal realismo narrato. Anzi. Infine la soddisfazione nel …leggere che Di Stefano cita autori amati, da Malerba fino a Morselli e al suo << Dissipatio H.G >>.