Lars che non conosceva Ferreri

marcia-nuziale.jpgHo visto, in ritardo, << Lars e una ragazza tutta sua >> di Craig Dillespie. Me ne avevano parlato bene, le critiche in media erano state più che buone, presentando questo film come una delle << piccole >> rivelazioni di inizio primavera, quando è uscito da noi. Non mi è piaciuto: l’ho trovato statico, lento, molto prevedibile, persino buonista e si sa che buonismi e buonisti con me vanno poco d’accordo. La gente è rimasta colpita dalla trama: un ragazzo, l’adatto e bravissimo attore canadese Ryan Gosling, chiuso e introverso, con uno scontato senso di colpa per essere nato da un parto tragico e funesto della madre, acquista via internet una bambola gonfiabile. Da quel momento vivrà una realtà distorta mentre la piccola comunità del paese si presterà al gioco e accoglierà come un’umana la bambola Bianca. Chiaramente nel film c’è anche la donna innamorata di Lars e il finale nel quale le cose andranno a posto e si potrà tornare alla normalità. Credo che Gillespie e la sua sceneggiatrice Nancy Olivier abbiano conosciuto << Io e Caterina >> di Alberto Sordi ma non abbiano fatto i conti con Marco Ferreri. Il geniale regista milanese nel 1966 con Diego Fabbri e Rafael Aczona in veste di sceneggiatori aveva creato un film a episodi << Marcia Nuziale >>. Nell’ultimo, << Famiglia Felice >>, Ugo Tognazzi si accoppiava con una bambola in un mondo dove gli umani erano solo manichini, realizzati da Carlo Rambaldi.Era una anticipazione sullo stato delle cose, su quello che sarebbe avvenuto in un futuro prossimo e venturo, sulla crisi dell’istituzione matrimoniale e sulla progressiva disintegrazione della relazione uomo-donna. Un film, nel quale non tutti gli episodi sono felici, in aperto contrasto con il proprio tempo, avanti anni luce, ancora oggi attualissimo come tutte le opere di quello che a parer mio è stato l’autore italiano di cinema più importante, anche se ancora oggi non riconosciuto se non da una ristretta – posso dirlo- elite. << Marcia Nuziale >> venne tagliato di otto minuti: la censura e il perbenismo degli italiani non sopportavano le tematiche di Ferreri, soprattutto – aggiungo – la sua intelligenza beffarda, il suo occhio preciso sulla realtà, il suo sentire ciò che stava cambiando. E’per questo che quando ho letto critiche da << tutti in piedi ad applaudire >> per << Lars e la sua ragazza >> mi sono messo a ridere. Ma per favore guardatevi << Marcia Nuziale >> e riscoprite Ferreri che guarda caso venne apprezzato più in Francia che a casa propria.

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