In valigia metto anche Orazio

Mentre sto preparando il bagaglio delle ferie medito sui libri da scorpacciare come gelati in questo mese di teorico relax. Non c’è molto di interessante tra le ultime uscite: tutto sommato, in Italia e all’estero, è stato un anno fiacco per l’editoria. Poche cose realmente belle, nessuno autore, tra quelli ai quali sono più affezionato ( Ellis, Ballard e via dicendo) pubblicato ad eccezione di Roth, Amis e Marais. Così ho deciso di effettuare riletture, un po’come era accaduto l’anno passato quando Celine e il suo << Viaggio al termine della notte >> mi avevano accompagnato per lunghi giorni. Rleggerò << La mostra delle atrocità >> il capolavoro sull’estetica di Ballard, << A voce nuda >> di Faber, se riuscirò prenderò in mano il contestato << Le benevole >> di Jonathan Littell, che Alessandro Piperno continua a definire un capolavoro…e siccome mi fido di Piperno credo che in queste sue affermazioni ci sia un fondo di verità. Non so se avrò tempo per altro: probabilmente, in caso di totale estraneità verso ciò che mi circonda, potrei rilassarmi con << La notte del Drive In 3 >> di Joe Lansdale che è sempre un bel leggere. E poi non mancherà << Il libro degli epodi >> di Orazio. Meglio, molto meglio, di tante schifezze che ci propinano le librerie. Dai greci e dai latini abbiamo ancora tanto da imparare. Buone vacanze.

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