Ci siamo: venerdi 28 esce nelle sale italiane My Blueberry Night, assurdamente tradotto come Un bacio romantico. E’ il penultimo film di Wong Kar-wai – tra breve dovrebbe completare un libero adattamento di The lady of Shangai- presentato al festival di Cannes che arriva con colpevole ritardo dopo circa dodici mesi dal lancio sulla Croisette. Come un bimbo alle prese con un regalo che tarda a giungere sono impaziente: il regista nato a Shangai ma cresciuto a Hong Kong è forse l’ultimo baluardo di quella ossessione amorosa che in alcuni autori della nouvelle vague francese ha avuto il suo apice. E’anche un grande teorizzatore dello scandire del tempo, della combinazione tra sentimenti, casualità e scorrere delle lancette che crea impossibilità, dalla quale appunto deriva l’ossessione. 2046, ovvero il seguito di In the mood for love, è forse il film che maggiormente mi ha coinvolto a livello emotivo negli ultimi anni. Quella storia di un’ossessione è diventata ….ossessionante anche per me che avrò visto 2046 una decina di volte, scoprendo ad ogni visione, un particolare nuovo, un’inquadratura che rimanda ad un’altra, come se fosse un quadro prezioso, come se trattasse di un fatto intimo, prezioso, da trattare con pudore. Sono già qui pronto a scattare per finire in sala come quando si pedala forte per reincontrare un vecchio amico o un amore mai dimenticato.