Saltato > vincerà >?

<< Gomorra >>è saltato. Niente Oscar per il film di Matteo Garrone, forse la miglior pellicola italiana degli ultimi anni, niente candidatura per il miglior film straniero dell’anno passato, niente di niente. Non c’è da stupirsi e da amareggiarsi più di tanto. Gli Usa non sono l’Europa, i giurati hanno gusti diversi,è molto più semplice, per loro, addentrarsi nei discorsi consolatori che strizzano l’occhio allo spettatore, penso ai premi per << Nuovo Cinema Paradiso >> e la stessa <<La vita è bella>> piuttosto che opere nelle quali il discorso è duro e per chi non conosce la realtà napoletana quasi incomprensibile. Non c’è nemmeno da strapparsi le vesti per questo: in passato gli Oscar, soprattutto quelli per i film stranieri, sono andati a filmettini, a cose mediocri e l’elenco dei grandi autori bocciati è lungo, quasi interminabile. Accade così a tutti i concorsi, quelli letterari in testa. Un’opera ha valore al di là del riconoscimento di uno sparuto gruppo di specialisti o presunti tali, senza contare che la cinematografia è un’industria, i giochi, gli accordi sotto banco ci saranno sempre.Seguendo le inclinazioni dei giurati si potrebbe pensare che quest’anno a ricevere delusioni possa essere anche il vincitore di Cannes, << La classe >> di Laurent Cantet. Perché è un film ancora più ostico di << Gomorra >>, è frutto di un autore che il cinema lo usa per indagare, più che per mostrare, che se ne sta alla larga dalle tentazioni dello spettacolo puro. Ho conosciuto molte più persone scontente de << La classe >> – e posso anche comprenderli perché chi cerca evasione difficilmente la può ritrovare in soggetti del genere- che di << Gomorra >>, dove comunque l’elemento scenico e di trama rendono, sempre con il pugno in faccia tipico del grande cinema di Garrone, meno arduo l’immergersi in quella realtà. Invece non è così: sembra proprio << La Classe >> il grande favorito. E’ un film che ho adorato, una Palma d’Oro meritata a Cannes, un esempio di come il cinema possa mostrare la realtà senza i pregiudizi di partenza alla Michael Moore, con poesia, con un occhio che da una classe appunto si allarga per investire tutto un mondo. E proprio avendo amato << La Classe >> non mi spiego cosa abbia << Gomorra >> in meno di altri film scelti dai giurati, per esempio il poco felice feuilleton <<La banda Baader-Meinhof>>. Una questione di scelte che possono rammaricare perché un’eventuale vittoria avrebbe probabilmente trainato altre pellicole italiane nei circuiti Usa con positivi riflessi economici e di prospettiva per tutti quanti. Ma non è il caso di piangere troppo. <<Gomorra>> è e resta un grande film. Di questo dobbiamo essere orgogliosi, non di una statuetta, comunque <<minore>>, che anche altri capolavori o ottimi film non hanno mai ricevuto.

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